
Ma quale Oki e Tachipirina, sostituiteli con questo farmaco e riducete il rischio di cancro: gli scienziati non hanno più dubbi
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Altro che Oki o Tachipirina, se li si sostituisce con questo farmaco si riesce anche a ridurre notevolmente il rischio di cancro.
In questi ultimi anni si è più volte parlato di farmaci che non sono più strumenti pensati in maniera esclusiva per la cura delle malattie, ma anche, come degli alleati della prevenzione. Questo vale soprattutto in campo oncologico, dove la ricerca ha fatto passi da gigante. All’interno di alcuni di essi ci sarebbero delle sostanze che potrebbero rallentare la produzione di cellule tumorali.
Sappiamo che i tumori sono il vero male dei nostri tempi, purtroppo la loro incidenza è aumentata in maniera incondizionata e questo preoccupa gli esperti in maniera veramente importante.
Ci si chiede se ci siano dei comportamenti che permettano di prevenire tutto questo e ovviamente non mancano consigli da parte degli esperti, ma questa volta il segreto sarebbe nell’uso di un farmaco specifico.
Niente Oki o Tachipirina, per gestire dei piccoli disturbi quotidiani, la comunità scientifica mette in evidenza un altro tipo di farmaco che potrebbe rivelarsi un potente alleato contro il cancro.
La nuova frontiera della prevenzione oncologica
La prevenzione è l’unica arma che abbiamo a disposizione per riuscire a contrastare in maniera veramente efficace i tumori. Non è sufficiente agire sugli stili di vita adottando un’alimentazione equilibrata, una regolare attività fisica e la netta riduzione di alcol e fumo. Ma la scienza sta facendo passi da gigante, portando avanti gli studi per quello che riguarda il concetto di chemioprevenzione, ovvero utilizzare farmaci che sono già noti per le loro proprietà terapeutiche per riuscire a prevenire la comparsa di tumori in soggetti particolarmente a rischio. Diversi studi hanno evidenziato come alcune molecole sarebbero in grado di agire in netto anticipo, riducendo le probabilità di sviluppare delle patologie.
Un approccio particolarmente importante per le persone che presentano fattori di rischio ereditari o che hanno familiarità con specifici tipi di cancro.
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I farmaci più promettenti
I farmaci che potrebbero essere in grado di agire in maniera preventiva sarebbero: aspirina e alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Sembra che l’utilizzo regolare e controllato di queste sostanze può avere un effetto protettivo, in particolare contro il cancro del colon-retto. Sono stati gli esperti a sottolineare come essi offrano dei benefici antinfiammatori, in grado di contrastare quei processi cellulari che spesso sono alla base della trasformazione tumorale. Ci sono poi altre molecole come gli inibitori dell’aromatasi, che sono utilizzati nella prevenzione del cancro al seno in donne ad alto rischio, mentre farmaci già conosciuti come le statine (impiegate per il colesterolo) e la metformina (contro il diabete) sono in fase di valutazione per la loro efficacia nella riduzione del rischio oncologico.
Si tratta di farmaci comuni, la cui assunzione però, non deve avvenire in maniera autonoma, ma sotto la guida medica. L’automedicazione, in questo caso, può essere dannosa: ciò che per un paziente è un salvavita, per un altro potrebbe rivelarsi pericoloso.
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