Ma quale cucina migliore di Italia, la Sicilia è un ostello per poveri in confronto: la regione in cui si mangia meglio è questa
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Ma quale cucina migliore di Italia, la Sicilia è un ostello per poveri in confronto: la regione in cui si mangia meglio è questa

L’Italia e le sue regioni vincenti nella classifica dei sapori di TasteAtlas, questa è la regione in coronata regina dei sapori

L’Italia è stata confermata come la miglior cucina al mondo secondo TasteAtlas, l’enciclopedia digitale dei sapori che ha stilato la classifica “100 Best Food Regions”. Il primato del Belpaese è legato soprattutto alla straordinaria varietà di cucine regionali, che si distinguono per tradizione, qualità degli ingredienti e ricchezza gastronomica. In questa speciale classifica, la Campania occupa il primo posto, seguita dall’Emilia-Romagna al terzo e dalla Toscana all’ottavo. Un risultato che conferma la centralità dell’Italia nell’universo culinario globale.

Al vertice della classifica c’è la Campania, regione celebre per la pizza, la mozzarella di bufala e una tradizione culinaria che mescola semplicità e eccellenza. Secondo TasteAtlas, la regione campana rappresenta un vero e proprio scrigno di sapori, capace di conquistare appassionati di cucina di tutto il mondo. La presenza della Campania al primo posto dimostra quanto le tradizioni locali possano avere un impatto duraturo e riconosciuto a livello internazionale.

Oltre alla Campania, la top ten include altre due regioni italiane: l’Emilia-Romagna, celebre per prodotti come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma e i tortellini, e la Toscana, famosa per l’olio extravergine d’oliva, la bistecca fiorentina e i vini pregiati. La presenza di queste regioni nella top ten sottolinea come l’Italia non sia soltanto un Paese di cucina nazionale, ma un mosaico di territori con tradizioni culinarie distinte e riconosciute a livello mondiale.

Nella top ten della classifica, subito dopo la Campania, spiccano diverse regioni greche, come il Peloponneso, le Cicladi, Creta e la Macedonia. Seguono la provincia cinese dello Sichuan, famosa per il pepe e le spezie, la regione indiana del Punjab e l’Alentejo in Portogallo. Sorprende notare come la prima regione giapponese, il Kansai, compaia solo al 15° posto, nonostante il Giappone sia al secondo posto nella classifica generale delle cucine mondiali.

Sicilia e altre eccellenze italiane

La Sicilia occupa il 12° posto tra le migliori regioni culinarie, confermando la qualità della sua gastronomia, tra pasta alla Norma, arancini, cannoli e vini pregiati. La lista include poi Lombardia al 22°, Puglia al 24°, Piemonte al 25°, Lazio al 26°, Sardegna al 29°, Veneto al 32°, Sud Tirolo al 35°, Liguria al 47°, Friuli-Venezia Giulia al 48°, Valtellina al 68° e Umbria al 99°. La classifica dimostra come ogni regione italiana possa vantare specialità locali in grado di competere con quelle di tutto il mondo.

La classifica è stata realizzata sulla base di 477.287 valutazioni relative a 15.478 piatti presenti nel database di TasteAtlas, creato dal giornalista croato Matija Babić. Il criterio adottato considera le regioni culinarie, non quelle amministrative, sottolineando l’importanza delle tradizioni gastronomiche locali piuttosto che dei confini politici. Questa scelta permette di valorizzare le peculiarità di ogni territorio e il contributo unico che ciascuna cucina offre all’Italia.

Pizza napoletana – fonte pexels – Sicilianews24.it

 La rilevanza culturale della cucina regionale

Il risultato di TasteAtlas mette in evidenza come la cucina italiana sia molto più di un insieme di ricette: è cultura, storia e identità territoriale. Ogni regione racconta una storia diversa attraverso i propri ingredienti, tecniche di preparazione e tradizioni tramandate da generazioni. Dalla pizza napoletana ai formaggi dell’Emilia-Romagna, dai vini toscani ai dolci siciliani, l’Italia offre un patrimonio culinario variegato e di eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

La classifica delle 100 migliori regioni gastronomiche del mondo conferma l’Italia come punto di riferimento globale per la qualità e la varietà della sua cucina. Le regioni italiane non solo dominano la top ten, ma sono presenti in gran numero nella top 50, dimostrando che la tradizione culinaria è un elemento identitario di grande valore. Questo riconoscimento non è solo motivo di orgoglio nazionale, ma anche uno stimolo a continuare a valorizzare e promuovere le eccellenze locali.

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