Lo chiamano “l’elettrodomestico Giuda”: consuma quanto 32 lavatrici | Sulla bolletta è il primo a tradirti
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Lo chiamano “l’elettrodomestico Giuda”: consuma quanto 32 lavatrici | Sulla bolletta è il primo a tradirti

Lavatrice – fonte pexels – sicilianews24.it

Bisogna fare massima attenzione ai consumi per non rischiare di pagare bollette troppo alte.

Gli elettrodomestici rappresentano una delle voci principali nei consumi energetici domestici e incidono in modo significativo sulla bolletta elettrica. I dispositivi più energivori sono in genere quelli che producono calore o freddo, come il frigorifero, la lavatrice, l’asciugatrice, il forno elettrico e il condizionatore. Il loro utilizzo quotidiano, sommato alla durata di accensione, può comportare costi consistenti nel tempo.

Il frigorifero, ad esempio, è sempre acceso e rappresenta uno degli elettrodomestici a consumo continuo più rilevanti. Anche lavatrici e lavastoviglie, se usate con programmi ad alta temperatura o a pieno carico non ottimizzato, aumentano il fabbisogno energetico. Il condizionatore, in estate, può incidere pesantemente sulla bolletta se usato in modo eccessivo o senza impostazioni efficienti.

Un aspetto cruciale per contenere i costi è la scelta di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, identificati con le classi A+, A++ o superiori. Questi dispositivi consumano meno a parità di prestazioni, permettendo un risparmio notevole nel lungo periodo. Anche spegnere completamente gli apparecchi anziché lasciarli in standby contribuisce a ridurre il consumo elettrico.

L’adozione di buone abitudini, come utilizzare lavatrici e lavastoviglie nelle fasce orarie a tariffa ridotta o a pieno carico, può fare una grande differenza. Monitorare i consumi attraverso contatori intelligenti aiuta a comprendere quali dispositivi pesano di più sulla bolletta e ad adottare comportamenti più sostenibili.

Un consumo spesso sottovalutato: ecco l’elettrodomestico Giuda

Il forno elettrico è tra gli elettrodomestici più energivori della casa, e non solo durante il suo utilizzo attivo. I modelli più recenti, infatti, consumano energia anche in modalità stand-by. Il maggior impatto sulla bolletta deriva però dal suo funzionamento: per raggiungere rapidamente alte temperature e mantenerle costanti durante la cottura, il forno richiede un grande sforzo alla rete elettrica.

In termini pratici, un forno elettrico consuma tra i 2.000 e i 5.000 watt all’ora. Su base mensile, questo si traduce in un consumo tra i 40 e i 90 kWh. A confronto, una lavatrice consuma molto meno (300-800 watt/ora), anche se resta in funzione costante. Il forno, invece, genera calore intenso in breve tempo, con un impatto energetico molto più elevato. Un vero tradimento a

Forno – fonte pexels – sicilianews24.it

Consigli utili per risparmiare

Fortunatamente, esistono accorgimenti per ridurre il consumo del forno. Il primo è cucinare più pietanze insieme, evitando accensioni ripetute. Inoltre, spegnere il forno qualche minuto prima del termine permette di sfruttare il calore residuo, riducendo i minuti effettivi di funzionamento.

È utile anche mantenere il forno sempre pulito: residui di cibo o componenti usurate possono rallentare il riscaldamento e aumentare il dispendio energetico. Infine, se il forno rimane in stand-by dopo l’uso, è consigliabile scollegarlo dalla presa: un piccolo gesto che può contribuire al risparmio sulla bolletta elettrica mensile.

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