
La città più ricca è siciliana al 100%: “Vi trasferite qui e vi arricchite di giorno in giorno” | 27.926 euro per tutti
Sicilia, tra luci e ombre dei redditi: i dati raccontano una regione divisa tra centri molti ricchi e molto poveri
Il report nazionale sulle dichiarazioni dei redditi relativo all’anno d’imposta 2023, pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, fotografa una Sicilia che continua a soffrire di un forte divario economico rispetto al resto del Paese. Con un reddito medio annuo di 19.300 euro, l’isola si colloca al 18° posto nella classifica nazionale, seguita soltanto da Puglia, Molise e Calabria. Questo dato conferma come il Sud Italia resti indietro rispetto alle regioni del Nord, dove i redditi medi superano di oltre 8.000 euro quelli siciliani.
Il capoluogo siciliano, Palermo, non riesce a distinguersi per ricchezza tra i comuni dell’isola. Con un reddito medio di 21.740 euro, la città si ferma a un passo dalla top 10 dei centri siciliani più benestanti. A superarla sono altre realtà urbane e turistiche, che riescono ad attrarre maggiori risorse e a garantire livelli di reddito più elevati ai propri cittadini. Una differenza che mette in evidenza quanto il capoluogo, pur essendo un polo amministrativo e culturale, non riesca a trasformare questo ruolo in un vantaggio economico per i suoi abitanti.
A trainare la classifica regionale sono i comuni della provincia di Catania. Sant’Agata Li Battiati, con un reddito medio annuo che sfiora i 28 mila euro, si conferma il comune più ricco di tutta la Sicilia. Subito dietro si trovano San Gregorio di Catania e Aci Castello, a dimostrazione di come in quest’area si concentri una forte capacità economica. Questi comuni, caratterizzati da un tessuto sociale dinamico e da un’elevata qualità dei servizi, attraggono famiglie e professionisti che contribuiscono ad alzare la media regionale.
Tra i comuni che spiccano per reddito vi è anche Taormina. La perla del turismo siciliano si colloca tra i centri con le dichiarazioni più alte, grazie all’enorme flusso di visitatori internazionali che alimentano l’economia locale. Alberghi, ristoranti e attività commerciali vivono in gran parte di turismo e questo garantisce entrate consistenti, anche se concentrate in periodi stagionali. Taormina dimostra come il settore turistico possa rappresentare un volano fondamentale per l’intera economia isolana.
Le difficoltà dei piccoli centri
Accanto a queste realtà più floride, la Sicilia deve però fare i conti con una serie di comuni in forte difficoltà economica. Il caso più emblematico è Mazzarrone, in provincia di Catania, che registra un reddito medio annuo di poco superiore ai 10.500 euro, uno dei più bassi d’Italia. Seguono altri piccoli centri delle province interne, come Acquaviva Platani o Marianopoli, dove la mancanza di opportunità lavorative e lo spopolamento contribuiscono a mantenere i redditi su livelli molto bassi.
Questi dati mettono in evidenza un divario interno che spacca l’Isola in due. Da un lato ci sono aree dinamiche, legate ai poli urbani e turistici, che riescono a generare ricchezza e ad attrarre investimenti. Dall’altro lato resistono ampie zone dell’entroterra, caratterizzate da redditi bassi, disoccupazione e una crescente perdita di popolazione giovane. La Sicilia appare dunque come una regione divisa, dove le differenze economiche non si limitano al confronto con il Nord Italia, ma si riproducono anche all’interno dei suoi confini.
Sant’Agata Li Battiati – fonte social – Sicilianews24.it
Sicilia e confronto con il resto d’Italia
Inserita nella classifica nazionale, la Sicilia evidenzia una distanza significativa dalle regioni più ricche. La Lombardia guida con 28.100 euro di reddito medio annuo, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano e dall’Emilia-Romagna. Rispetto a questi valori, l’isola si trova distanziata di quasi 9.000 euro, un divario che fotografa con chiarezza la questione meridionale. Le cause non risiedono soltanto nella minore industrializzazione, ma anche in un mercato del lavoro fragile e in una produttività inferiore rispetto alle aree più avanzate del Paese.
La sfida principale per la Sicilia resta quella di valorizzare le proprie risorse, creando un modello economico che possa ridurre il divario con il resto d’Italia. Turismo, innovazione tecnologica e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari rappresentano settori chiave per rilanciare i redditi medi e migliorare la qualità della vita. Per riuscirci, però, servono investimenti in infrastrutture, istruzione e lavoro stabile. Solo così l’Isola potrà superare l’immagine di regione povera e divisa, restituendo ai suoi cittadini opportunità concrete e prospettive di crescita.
L’articolo La città più ricca è siciliana al 100%: “Vi trasferite qui e vi arricchite di giorno in giorno” | 27.926 euro per tutti sembra essere il primo su Sicilianews24.it.
Potrebbe anche piacerti

Winter Fashion
15 Gennaio 2020
San Valentino a Taormina Sicilia
12 Gennaio 2022