
Israele blocca la Flotilla, attivisti trasferiti nei porti. Tajani “Gli italiani saranno espulsi”
È stata intercettata nelle acque internazionali la Global Sumud Flotilla, composta da diverse imbarcazioni dirette verso Gaza con aiuti umanitari. Le forze navali israeliane hanno abbordato e bloccato le navi, tra cui la Sirius, interrompendo comunicazioni e dirette streaming. Tra i partecipanti ci sono anche cittadini italiani, compresa una delegazione parlamentare e il presidente di ActionAid Italia, Abderrahmane Amajou.
La versione israeliana
Il ministero degli Esteri di Israele ha definito l’operazione legittima, parlando di “blocco navale necessario” e accusando la flottiglia di voler provocare: «L’unico scopo è la provocazione. Israele, insieme a Italia, Grecia e Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha offerto canali sicuri per consegnare gli aiuti a Gaza. La Flotilla ha rifiutato». Sui social è stato diffuso anche un video di Greta Thunberg, tra le partecipanti, accompagnato dalla rassicurazione che «Greta e i suoi amici sono sani e salvi».
La denuncia della Flottiglia
Gli organizzatori della Global Sumud parlano invece di «abbordaggio illegale» in acque internazionali: «Si tratta di un attacco contro operatori umanitari disarmati – hanno dichiarato su Instagram –. Portiamo cibo, acqua, latte in polvere, aiuti sanitari. Il nostro viaggio è pacifico e legittimo secondo il diritto internazionale».
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che gli italiani a bordo saranno trasferiti ad Ashdod e poi espulsi: «L’importante è che non ci siano reazioni violente. Ho ricevuto assicurazioni da Israele. Le nostre ambasciate e consolati daranno assistenza».
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di «blocco, non di attacco», auspicando che tutto si svolga senza incidenti: «Sono giorni che seguiamo la vicenda, l’importante è che non ci siano rischi per le persone».
Le reazioni politiche
La segretaria del PD Elly Schlein ha condannato duramente l’intervento israeliano: «Quello che accade in acque internazionali è illegale. I governi europei devono intervenire per proteggere gli attivisti e garantire un corridoio umanitario».
ActionAid Italia ha denunciato «una gravissima violazione del diritto internazionale» e confermato la presenza del suo presidente Amajou a bordo della nave Paola1: «Non sappiamo se sia incolume, ma siamo vicini alla sua famiglia. Fermare navi civili cariche di aiuti umanitari è un atto vergognoso. Non si può criminalizzare la solidarietà».
La ONG ha inoltre criticato la scelta della Marina militare italiana di accompagnare la flottiglia solo fino al limite del blocco israeliano: «È irresponsabile abbandonare cittadini italiani senza garantire protezione».
L’operazione israeliana proseguirà fino a tarda notte. Le imbarcazioni vengono scortate lentamente verso Ashdod. I governi coinvolti, inclusa l’Italia, stanno monitorando la situazione per assicurare l’incolumità dei propri connazionali.
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