
“Ho mandato 20€ a mio nipote” | BONIFICO BLOCCATO: se usi questa causale ti mandano la Finanza
Conto bloccato – fonte_Canva – sicilianews24.it
Per un bonifico di soli € 20 al nipote si rischia di vedersi il conto bloccato. Con la causale sbagliata ti mandano la Finanza a casa.
Fare un bonifico e qualcosa di molto più serio di quello che si possa pensare. Probabilmente lo facciamo in maniera piuttosto superficiale senza nemmeno pensarci troppo sopra, in fondo si tratta di un’azione che compiamo quasi quotidianamente anche solo per passare del denaro ai nostri figli, nipoti o compagni.
Eppure le nostre finanze sono strettamente sotto controllo anche se siamo dei semplici cittadini che ricevono esclusivamente lo stipendio mensile. Attualmente in Italia è in atto una vera e propria guerra contro l’evasione fiscale e questo si traduce in un maggior controllo e attenzione per quello che riguarda appunto le movimentazioni di denaro.
Non sono pochi casi che ci vengono raccontati e che ci dicono come un semplice passaggio anche solo di 20 €, potrebbe essere causa di un blocco sul nostro conto corrente.
Considerando l’importanza che il conto ha per ognuno di noi, evitare problematiche diventa veramente importante. Ecco per quale motivo occorre conoscere alcune regole fondamentali.
Quando anche la buona fede non basta
Semplice immaginare come ognuno di noi emette bonifici in maniera del tutto spensierata, lo facciamo quasi sempre in buona fede ovviamente ma utilizziamo degli elementi che possono crearci non poche problematiche. Tra gli elementi essenziali del bonifico abbiamo la causale, ma su di essa non si pone mai abbastanza attenzione. Spesso utilizziamo parole come: regalo, favore, prestito, rimborso generico ma questo potrebbe creare una problematica a livello fiscale. Si tratta di frasi che inseriamo in maniera innocua ma che possono allertare il fisco.
Una causale piuttosto vaga e potenzialmente fuorviante, potrebbe spingere la banca a segnalare l’operazione come anomala all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), che ha il compito di prevenire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. In questo modo si attiva il controllo fiscale che che in pochi sanno, attivarsi non solo per importi elevati, ma anche in caso di piccoli bonifici che potrebbero però essere indicativi di un’attività differente da quella che si vuole far credere.
Bonifico – fonte_canva – sicilianews24.it
Ecco le parole da non scrivere mai in una causale
Ci sarebbe quindi un vero e proprio dizionario da evitare, per non far scattare un campanello d’allarme negli enti addetti al controllo. Tra le frasi peccaminose, possiamo indicare: donazione o regalo, soprattutto se ripetute e più volte nell’arco di un mese, prestito, lavoro, compenso, fattura, affitto se non lo si è dichiarato, scommessa o debito di gioco. Inoltre è importante evitare anche l’eccessiva ironia, quindi parole come: per droga, mazzetta o evasione.
Ognuna di queste causali potrebbe crearci delle problematiche a livello fiscale, anche se utilizzate in maniera goliardica o comunque innocente. Quindi la regola generale a cui sottostare è che ogni singolo bonifico deve avvenire in maniera trasparente e giustificabile, anche se si tratta di pochi euro.
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