Corte dei Conti boccia la delibera sul Ponte sullo Stretto: scontro aperto con il Governo
La Corte dei Conti ha deciso di non ammettere al visto e alla conseguente registrazione la Delibera CIPESS n. 41/2025, approvata nella seduta del 6 agosto 2025 e relativa al “Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. Il provvedimento prevedeva l’assegnazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Le motivazioni della decisione, fanno sapere dalla Corte, sono in corso di stesura e saranno rese note entro 30 giorni.
La decisione ha immediatamente scatenato una forte reazione politica, con il Governo e i presidenti delle Regioni coinvolte che parlano apertamente di ingerenza e danno per il Paese.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha attaccato duramente la scelta dei giudici contabili:
“La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”.
Sulla stessa linea anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha parlato di “invasione di campo” da parte della magistratura contabile:
“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il ponte sullo Stretto, è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi. Per avere un’idea della capziosità – aggiunge – una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer. La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”.
Duro anche il commento dei presidenti delle Regioni interessate. Il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha parlato di una decisione “assurda”:
“Ha ragione il vice premier Matteo Salvini: la decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese. Il Ponte sullo Stretto non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni, ma anche un’immensa occasione per la Calabria e per la Sicilia. Il Sud vuole opportunità, vuole misurarsi con sfide entusiasmanti, vuole concorrere per creare sviluppo e per competere con il resto del Paese. Trovo assurda la presa di posizione della Corte dei Conti, ma sono certo che il governo andrà avanti in un processo ormai non più reversibile”.
Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha parlato di “ingerenza”:
“Una decisione che sa molto di ingerenza e che rischia di paralizzare l’azione di governo, ostacolando un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia e per il futuro della Sicilia. Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura attesa da decenni dai nostri cittadini e dal nostro sistema produttivo. Ribadisco la mia piena sintonia con il Governo nazionale e con il ministro Salvini, che ringrazio per la determinazione dimostrata in questi anni. Continueremo a difendere con forza il diritto della Sicilia a colmare un divario infrastrutturale che dura da troppo tempo”.
Anche la società Stretto di Messina, responsabile della realizzazione dell’opera, ha espresso sorpresa per la decisione della Corte. L’amministratore delegato Pietro Ciucci ha dichiarato:
“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto. Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”.
La partita, dunque, resta aperta. La pubblicazione delle motivazioni della Corte dei Conti, attesa entro un mese, sarà decisiva per capire i margini di manovra del Governo e i prossimi passi verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, un progetto che continua a dividere istituzioni e opinione pubblica.
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