
Clamoroso dall’INPS: approvato il ‘Bonus 10 Piotte’ | 1000€ ai primi che fanno richiesta: scadenza immediata
Ottime notizie per alcune categorie di persone che possono richiedere un bonus. Cosa c’è da sapere e requisiti.
In Italia, durante i periodi di crisi economica, i governi ricorrono spesso all’istituzione di bonus e incentivi. Queste misure, seppur con diverse finalità e modalità di erogazione, hanno un obiettivo comune: mitigare gli effetti negativi delle difficoltà economiche sui cittadini e sul tessuto produttivo del Paese.
Una delle funzioni principali dei bonus è sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. In un contesto di incertezza economica, con inflazione o perdita di posti di lavoro, i bonus possono rappresentare un aiuto tangibile per affrontare le spese quotidiane, dall’acquisto di beni di prima necessità al pagamento delle bollette.
Un altro scopo fondamentale dei bonus è stimolare la domanda interna e, di conseguenza, l’economia. Incentivando l’acquisto di beni e servizi specifici, come ad esempio elettrodomestici a basso consumo o interventi di ristrutturazione edilizia.
I bonus possono essere utilizzati come strumenti di equità sociale, diretti a fasce di popolazione più vulnerabili o a settori particolarmente colpiti dalla crisi. Attraverso l’erogazione di sussidi mirati, si cerca di ridurre le disuguaglianze e di offrire un “cuscinetto” a chi si trova in maggiore difficoltà.
Pro e contro dei bonus
I bonus governativi, pur essendo strumenti volti a stimolare l’economia e sostenere i cittadini, presentano un duplice aspetto. Tra i vantaggi, vi è la capacità di fornire un sollievo immediato a famiglie e imprese in periodi di crisi, aumentando il potere d’acquisto e incentivando i consumi. Possono sostenere settori specifici in difficoltà, mantenendo attive le filiere produttive e salvaguardando l’occupazione.
Tuttavia, non mancano gli svantaggi. Spesso i bonus possono generare un aumento del debito pubblico, se non finanziati adeguatamente. La loro efficacia a lungo termine è dibattuta: possono creare distorsioni nel mercato, incentivare spese non essenziali o, in alcuni casi, risultare inefficaci se non ben mirati. Inoltre, la loro gestione può essere complessa e costosa.
Bonus 1.000 euro una tantum
L’INPS ha previsto un bonus una tantum di 1 000 € a favore delle famiglie con un figlio nato o adottato tra il 1° gennaio e il 16 aprile. Le domande devono essere inoltrate entro il 16 giugno 2025, termine straordinario fissato per chi ha avuto l’evento in quel periodo. L’agevolazione, prevista dalla Legge di Bilancio, è automatica e semplificata, e mira a supportare i neo-genitori nelle spese iniziali.
Il contributo spetta a genitori italiani o UE residenti in Italia, oppure extra-UE con regolare permesso, con ISEE minorenni fino a 40 000 €. L’erogazione, esente da imposte, avviene in un’unica soluzione entro il mese successivo all’evento. L’invio della domanda può avvenire online tramite SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a patronati o al Contact Center INPS.
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