Cappotto termico, “Non usatelo, la casa prende fuoco entro un anno” | Già è successo a tantissimi italiani
Cappotto Termico – fonte_Freepik – Sicilianews24.it
Basta usare il cappotto termico si rischia che la casa prenda fuoco in un solo anno, in molti l’hanno vissuto la brutta esperienza.
In questi ultimi anni proprio grazie al Superbonus e ad altri incentivi edilizi in Italia abbiamo potuto assistere a un boom delle ristrutturazioni, che in alcuni casi hanno permesso di dare nuova vita a vecchie abitazioni.
La riqualificazione ha riguardato un gran numero di edifici che proprio grazie agli interventi mirati hanno visto aumentare l’efficienza energetica e ridurre i consumi. Nella maggior parte dei casi, l’intervento andante per la maggiore è l’installazione del cappotto termico, ma siamo certi che tale miglioramento non nasconda dei rischi?
Se i materiali scelti non sono di qualità adeguate, si rischia che la casa prenda letteralmente fuoco. Non sono stati pochi i casi di cronaca che a riguardo si sono esposti, alcuni edifici ristrutturati con il Superbonus sono stati interessati da roghi improvvisi diffusi in pochissimi minuti.
Quindi quella che sembra essere la scelta migliore è evitare l’installazione del cappotto.
Case più efficienti, ma forse meno sicure
Sull’efficienza energetica del patrimonio immobiliare, i bonus edilizi hanno avuto un’influenza veramente determinate, anche se purtroppo, spesso, la sicurezza è stata trascurata. A spiegarlo proprio di recente ci ha pensato Davide Luraschi, presidente del Collegio ingegneri e architetti di Milano e docente di ingegneria della sicurezza antincendio al Politecnico di Milano. L’esperto avrebbe evidenziato come per anni si è dato troppo peso alle prestazioni termiche e troppo poco a quello che riguarda la sicurezza antincendio “Abbiamo vincolato i bonus alle performance energetiche, ma non alla sicurezza contro il fuoco. Il rischio è di aver reso le nostre case più efficienti, ma potenzialmente meno sicure“.
Non sono stati pochi gli episodi che in questi anni si sono susseguiti, l’incendio di Colli Aniene a Roma o quello alla Torre dei Moro a Milano, hanno dimostrato quanto velocemente possano propagarsi le fiamme in presenza di materiali isolanti di classe inferiore
Cappotto Termico – fonte_Freepik – Sicilianews24.it
Il rimedio è nell’evoluzione
Semplice immagina che con il passare del tempo le tecnologie utilizzate sono cambiate e attualmente le preoccupazioni che in passato c’erano sui materiali ora sembrano essere state dimenticate. Le normative si sono espresse a riguardo, richiedendo pannelli classificati in classe A o B come ignifughi o a bassissima combustibilità. Oggi i cappotti termici moderni vengono progettati e installati con materiali ignifughi come la lana di roccia o il vetro cellulare, che resistono al calore e non contribuiscono alla propagazione delle fiamme.
Quindi quello che si vuole è accendere le coscienze nei confronti dell’utilizzo di materiali che siano effettivamente di qualità adeguata.
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