
Bomba carta davanti a casa dell’assessore Ferrandelli dopo sgombero a Borgo Nuovo
“Sono più determinato di prima”. L’assessore comunale all’Emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli racconta con voce ferma e decisa le ore di terrore vissute nella notte, nonostante l’insonnia. “Sono molto sereno, tutto questo non ci fermerà”, aggiunge, ribadendo la propria determinazione di fronte agli eventi recenti.
L’episodio è avvenuto sotto la sua abitazione, dove un forte boato ha fatto subito pensare all’esplosione di una bomba carta. Le indagini dovranno chiarire la natura dell’esplosione, capire se sia collegata alle tensioni nate dopo lo sgombero di un alloggio popolare a Borgo Nuovo e valutare se si tratti di un gesto intimidatorio. “Vedremo cosa è successo. C’è stato un forte boato intorno alle 23, tutti i vicini si sono affacciati”, racconta Ferrandelli, che al momento si trovava ancora nella zona per seguire gli effetti dell’incendio e dei danni alla casa sgomberata.
L’alloggio era pronto per essere assegnato a una famiglia avente diritto iscritta nella lista dell’emergenza abitativa, e l’assessore era sul posto per garantire sicurezza e vigilanza notturna. “Ero dai carabinieri, a Borgo Nuovo. Stavo rassicurando gli abitanti del posto, eravamo impegnati a garantire la vigilanza notturna in via Bronte dopo quello che era successo. Ieri sono stato lì tutto il giorno per non mollarli un secondo, ero in contatto continuo con il sindaco e con il prefetto”, racconta.
Ferrandelli descrive anche la reazione immediata all’evento: “Proprio mentre ero lì, a un certo punto mi è arrivata una telefonata da parte dei vicini per raccontarmi di quel forte boato davanti casa. Vedremo. Ma di certo la determinazione non viene meno”.
L’assessore sottolinea come gli interventi contro le occupazioni abusive stiano diventando sempre più frequenti, a fronte di un crescente impegno per recuperare immobili da destinare alle famiglie in difficoltà. Solo nei giorni scorsi, Ferrandelli aveva annunciato la riacquisizione di quattro case popolari.
Due di questi immobili si trovano al Cep, uno in via Centorbe e l’altro in via Alibrandi, mentre gli altri due sono stati recuperati a Borgo Nuovo, in via Tindari, e al Capo, nel cortile Ecce Homo. Questi interventi rientrano in una strategia più ampia per garantire il rispetto della legalità e una gestione equa degli alloggi pubblici.
La vicenda della bomba carta, pur nella sua gravità, non sembra intaccare la determinazione dell’assessore, che ribadisce la volontà di proseguire con le operazioni di sgombero e assegnazione degli alloggi. La sicurezza dei cittadini e il recupero del patrimonio immobiliare comunale restano la priorità.
Il Comune, insieme alle forze dell’ordine, continuerà a monitorare la situazione per prevenire episodi simili e garantire che gli interventi contro le occupazioni abusive siano condotti in sicurezza, tutelando al tempo stesso chi risiede nei quartieri interessati. Ferrandelli conclude: “Questa notte è stata difficile, ma non fermerà il nostro lavoro. La legalità e il diritto alla casa continueranno a essere la nostra priorità”.
La solidarietà del sindaco Roberto Lagalla
“Desidero esprimere, a nome mio e di tutta la Giunta comunale, la più sincera solidarietà e vicinanza all’assessore all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli, per il grave episodio che lo ha coinvolto nella serata di ieri. Si tratta di un fatto che condanniamo con fermezza e che, indipendentemente dall’esito delle indagini in corso, non potrà in alcun modo intimidire o rallentare il nostro impegno.
Siamo in attesa che le autorità competenti chiariscano la natura dell’esplosione avvenuta sotto casa dell’assessore e se possa essere collegata agli eventi accaduti a Borgo Nuovo, dove un immobile popolare, già sgomberato e pronto per essere assegnato a una famiglia avente diritto, è stato oggetto di atti vandalici e successivamente incendiato.
Voglio essere molto chiaro: l’amministrazione comunale continuerà, insieme all’assessore Ferrandelli, a portare avanti con determinazione il percorso di legalità che abbiamo intrapreso nella gestione degli alloggi popolari. Non arretreremo di un passo. Restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive significa difendere un principio di giustizia sociale e tutelare un diritto sacro come quello alla casa.
Per troppo tempo, davanti a questi problemi, si è preferito voltarsi dall’altra parte. Noi, invece, abbiamo scelto di affrontarli con coraggio e responsabilità. È un percorso difficile, ma necessario per affermare la legalità e garantire equità a tutti i cittadini.
Ho già avuto modo, ieri sera, di conferire con il Prefetto su quanto accaduto, ribadendo la volontà dell’amministrazione di proseguire con determinazione su questa strada. Palermo deve sapere che lo Stato e le istituzioni non si piegheranno davanti a nessuna intimidazione”.
“Segnale inquietante”
“Esprimiamo piena solidarietà all’assessore Fabrizio Ferrandelli per la bomba carta fatta esplodere sotto la sua abitazione.
Si tratta di un segnale inquietante su cui bisogna fare luce ma siamo sicuri che l’assessore non si farà intimidire, né arretrerà di un millimetro nella sua azione amministrativa e politica a cui continueremo a dare convinto supporto nel nome della legalità”. Lo dichiarano i componenti del gruppo Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia, Dario Chinnici, Ninni Abbate, Leonardo Canto e Ottavio Zacco.
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