Allarme rosso bambini: “il cibo più consumato del 2000 è tossico” | Smettete di comprarlo o vi prendete la salmonella
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Allarme rosso bambini: “il cibo più consumato del 2000 è tossico” | Smettete di comprarlo o vi prendete la salmonella

Bambini – fonte pexels – sicilianews24.it

Bisogna fare massima attenzione quando si ha a che fare con questi cibi.

La salmonella è un batterio responsabile di una delle più comuni infezioni alimentari, chiamata salmonellosi. Si trasmette principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati, come uova crude o poco cotte, carne non ben cotta, latte non pastorizzato e prodotti derivati. Anche frutta e verdura possono essere veicolo d’infezione se entrano in contatto con superfici contaminate o se lavate con acqua infetta.

I sintomi della salmonellosi si manifestano generalmente tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione del cibo contaminato. I disturbi più comuni includono diarrea, dolori addominali, nausea, vomito, febbre e, nei casi più gravi, disidratazione. Nella maggior parte delle persone, i sintomi si risolvono spontaneamente in pochi giorni, ma nei soggetti più fragili – come bambini, anziani o immunodepressi – l’infezione può essere più pericolosa e richiedere il ricovero ospedaliero.

Il trattamento consiste principalmente nel reintegrare i liquidi e i sali minerali persi. Gli antibiotici vengono utilizzati solo nei casi più gravi o in presenza di complicazioni, poiché l’uso eccessivo può favorire la resistenza batterica. È fondamentale evitare l’automedicazione, soprattutto con farmaci antidiarroici, che possono peggiorare il decorso.

Per prevenire la salmonella è importante seguire corrette norme igieniche in cucina: lavare bene le mani e gli utensili, cuocere gli alimenti a temperature adeguate, evitare contaminazioni crociate e conservare i cibi alla giusta temperatura. La sicurezza alimentare resta la prima difesa contro questo tipo di infezioni.

Richiamo latte: i lotti coinvolti

Con una nota del 16 maggio 2025, il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di alcuni lotti di latte parzialmente scremato a lunga conservazione da 0,5 e 1 litro, venduti con i marchi Valle Stura e Valli Genovesi. Entrambi i prodotti sono realizzati dallo stesso produttore, G. Alberti & C., nello stabilimento di Regione Aribaga – Pontedassio (IM), identificato dal codice IT 0713.

I lotti interessati sono: 230525, con data di conservazione 23 maggio 2025, per entrambe le marche. Il richiamo è legato a un generico “rischio chimico”, anche se la nota ufficiale non fornisce dettagli ulteriori. In ogni caso, è raccomandato non consumare i prodotti segnalati e restituirli al punto vendita.

Latte – fonte pexels – sicilianews24.it

Come riconoscere le confezioni

Per identificare i prodotti coinvolti è utile fare attenzione anche all’aspetto delle confezioni. Quelle del marchio Valle Stura sono bianche e rosse, con la dicitura “latte parzialmente scremato” ben visibile sul fronte.

Le confezioni Valli Genovesi, invece, sono completamente bianche con scritte e grafiche rosse. È fondamentale controllare attentamente il numero di lotto e la data di conservazione, poiché non tutti i prodotti di queste marche risultano contaminati. Solo quelli con scadenza 23-05-2025 rientrano nel richiamo ufficiale.

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