Agenzia delle Entrate, “240.000 euro di multa a chi ha compilato la dichiarazione dei redditi”: non esistono esenzioni, vi vengono a cercare
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Agenzia delle Entrate, “240.000 euro di multa a chi ha compilato la dichiarazione dei redditi”: non esistono esenzioni, vi vengono a cercare

Agenzia delle Entrate (Focus) Sicilianews24

Questa volta nel mirino dell’Agenzia delle Entrate ci sono cittadini che hanno compilato la dichiarazione dei redditi. Cosa sapere

Chi ha compilato la dichiarazione dei redditi potrebbe trovarsi a fronteggiare una sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Secondo quanto riportato, non sono previste esenzioni e i controlli sembrano essere partiti.

Una situazione che ha già fatto discutere.

Ma cosa sta succedendo davvero? Non resta che scoprirlo.

Il Fisco sta addosso a chi ha compilato la dichiarazione dei redditi

Stando a quanto circola, l’Agenzia delle Entrate avrebbe avviato una nuova ondata di controlli sulle dichiarazioni dei redditi, con sanzioni che potrebbero arrivare fino a 240.000 euro. Secondo le informazioni circolate, non ci sarebbero esenzioni di sorta: ogni contribuente che ha presentato la dichiarazione, anche in buona fede, potrebbe teoricamente essere oggetto di verifica e, in caso di irregolarità, ricevere una pesante multa.

Non si parla solo di evasori abituali o di grandi frodi fiscali: a finire nel mirino, a quanto pare, sono anche cittadini comuni che hanno semplicemente compilato in autonomia i moduli fiscali. La stretta riguarderebbe ogni fascia di reddito e sembra che l’Agenzia stia incrociando dati in maniera sistematica per individuare anche il minimo errore. Una situazione che ha generato preoccupazione e confusione. Ma cosa c’è di vero? E soprattutto, in che casi si rischia davvero una sanzione così alta? Non resta che chiarire tutto.

Agenzia delle entrate (fonte_adobe stock – Sicilianews24.it

Ecco chi sta cercando davvero l’Agenzia delle Entrate: cosa sapere

Chiariamo le cose una volta per tutte: i controlli e le sanzioni citati fanno riferimento a situazioni ben precise previste per violazioni fiscali accertate dall’Agenzia delle Entrate, in particolare nei casi di omessa dichiarazione, dichiarazione infedele, omesso versamento o indebita compensazione. Per l’omessa dichiarazione, la sanzione ammonta al 120% delle imposte dovute, con un minimo di 250 euro per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024. In caso di dichiarazione infedele, la sanzione è del 70%, con un minimo di 150 euro, che sale a 250 euro se riguarda il modello 770.

Per omesso versamento si applica una sanzione del 25% dell’importo non versato, ridotta al 12,5% se il pagamento avviene entro 90 giorni. L’indebita compensazione comporta sanzioni del 25% per crediti non spettanti e del 70% per crediti inesistenti, con possibilità di raddoppio in caso di frode. In sostanza, il fisco non sta addosso a chiunque abbia compilato la dichiarazione, ma interviene nei casi in cui emergano errori gravi, omissioni, importi non versati o comportamenti considerati fraudolenti.

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