La Sicilia a tavola: i ristoranti stellati che nemmeno gli abitanti conoscono
Anche in Sicilia si possono trvare ristoranti che hanno ottenuto l’e ambite stelle Michelin, ecco quali sono e dove trovarli
La Guida Michelin 2026, giunta alla sua 71esima edizione e presentata al Teatro Regio di Parma, non assegna il massimo riconoscimento a nessun ristorante siciliano. Sebbene l’Isola continui a essere riconosciuta per l’eccellenza culinaria, le tre stelle, simbolo di una cucina di eccellenza assoluta che giustifica un viaggio dedicato, restano un traguardo ancora da conquistare.
Quattro ristoranti siciliani hanno ricevuto le due stelle, un riconoscimento che premia la cucina eccezionale e invita i viaggiatori a deviare dal percorso per assaporarla. Tra questi spicca I Tenerumi a Vulcano, dove Davide Guidara propone una cucina vegetariana in un contesto panoramico sulle Eolie. La Madia a Licata continua a sorprendere con la sua proposta autenticamente siciliana, mentre Duomo a Ragusa e St. George by Heinz Beck a Taormina confermano l’alto livello della ristorazione isolana grazie alla creatività dei loro chef.
Diciotto locali in Sicilia hanno conquistato una stella Michelin, riconoscimento che segnala cucina di grande qualità, meritevole di una sosta. Questi ristoranti rappresentano un panorama variegato che va dalla tradizione più autentica alla creatività contemporanea, valorizzando ingredienti locali e tecniche innovative. Ogni struttura offre un’esperienza che combina gusto, estetica e attenzione al dettaglio.
Alcune delle nuove stelle si trovano nelle province di Bagheria e Catania, confermando il ruolo di centri urbani come poli di innovazione gastronomica. Līmū e I Pupi a Bagheria offrono cucina creativa in ambienti storici e raffinati, mentre Coria e Sapio a Catania presentano piatti che sposano delicatezza e tradizione siciliana con attenzione alla selezione dei vini, elementi che contribuiscono a una ristorazione di alta qualità.
Le Eolie e le isole minori in evidenza
Anche le Eolie continuano a brillare nella guida, con ristoranti come Il Cappero a Vulcano e Signum a Malfa che esaltano prodotti locali con una cucina contemporanea e raffinata. Queste strutture rappresentano non solo una meta gastronomica, ma un’esperienza immersiva nella cultura e nei sapori dell’arcipelago, consolidando la reputazione delle isole come destinazioni culinarie d’eccellenza.
Taormina conferma la sua centralità nella ristorazione di qualità con numerosi locali stellati, tra cui La Capinera, Otto Geleng, Principe Cerami e Vineria Modì. Qui la cucina creativa si fonde con scenari spettacolari, offrendo menu che raccontano l’isola attraverso ingredienti stagionali e proposte artistiche, mentre le terrazze panoramiche e le cantine selezionate completano l’esperienza.
Ristoranti stellati – fonte pexels – Sicilianews24.it
Ragusa, Siracusa e Palermo
Anche Ragusa e Siracusa mantengono un ruolo importante nella guida, con locali come Locanda Don Serafino, Cortile Spirito Santo e Duomo che uniscono tradizione e innovazione. Palermo, con Mec Restaurant, conferma la propria vitalità gastronomica, con piatti creativi inseriti in contesti storici e raffinati, rendendo l’esperienza culinaria un vero viaggio nella città e nella cultura siciliana.
La Guida Michelin 2026 testimonia come la Sicilia continui a essere una regione capace di offrire esperienze culinarie di alto livello. Pur mancando le tre stelle, le due stelle e le diciotto una stella rappresentano una conferma della qualità e della creatività dei suoi chef, che riescono a valorizzare il territorio, i prodotti locali e le tradizioni, facendo dell’isola un punto di riferimento per la gastronomia italiana e internazionale.
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