
Maxi-controlli della Guardia Costiera a Palermo: sequestrate 15 tonnellate di prodotti ittici
Prosegue senza sosta l’attività di vigilanza e controllo della filiera della pesca da parte del 12° Centro Controllo Area Pesca della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Palermo. Tra il 15 e il 30 settembre i militari hanno effettuato numerose ispezioni su tutto il territorio, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle normative nazionali e comunitarie in materia di tutela delle risorse ittiche, contrasto agli illeciti e salvaguardia del consumatore.
L’operazione si è concentrata in particolare sulla prevenzione della pesca illegale, sull’uso di attrezzi non conformi, sulla tutela delle specie protette durante il fermo biologico e sulla corretta etichettatura dei prodotti importati. Un’attenzione speciale è stata rivolta alla difesa del marchio “Made in Italy” e alla lotta contro le frodi alimentari che rischiano di danneggiare sia i consumatori sia gli operatori onesti del settore.
Il maxi-sequestro a Palermo
Durante un’ispezione a una piattaforma logistica della città metropolitana di Palermo, i militari hanno scoperto gravi irregolarità: prodotti ittici e alimentari mal conservati, scaduti o in attesa di distruzione senza adeguata separazione da quelli destinati alla vendita. Le celle frigorifere versavano in pessime condizioni igieniche. Sono stati quindi sequestrati circa 15.000 kg di alimenti e comminata una multa di 2.000 euro, oltre a prescrizioni sanitarie. La merce è stata posta sotto sequestro giudiziario in attesa di distruzione, con il rischio per la società di una sospensione dell’attività se non verranno rispettate le prescrizioni.
Blitz contro la pesca illegale
Controlli anche in mare, al largo di Palermo e Sciacca, dove le unità navali della Guardia Costiera hanno intercettato e sequestrato sei reti da strascico illegali, con maglie troppo strette rispetto ai limiti previsti. All’interno erano stati catturati gamberi rossi e viola allo stadio giovanile, specie pregiate ma vulnerabili. Oltre al sequestro degli attrezzi, sono state elevate sanzioni per 10.000 euro. Il pescato, giudicato idoneo al consumo umano, è stato devoluto in beneficenza a enti caritatevoli. Non solo mare e piattaforme: le verifiche hanno riguardato anche i trasporti su gomma.
Nel porto di Palermo, durante l’ispezione di un mezzo refrigerato in arrivo dall’estero, sono state trovate due pedane di prodotti ittici con etichettatura non conforme e priva della lingua italiana. In questo caso, i militari hanno confiscato circa 960 kg di merce e applicato una sanzione di 1.500 euro. Anche questo pescato, giudicato idoneo dall’Asp di Bagheria, è stato destinato al Banco Alimentare della Sicilia Occidentale.
Complessivamente, i controlli hanno portato a sequestri per decine di quintali di prodotto ittico e a sanzioni amministrative per oltre 13.000 euro. L’attività della Guardia Costiera conferma l’impegno costante nel tutelare le risorse marine, proteggere i consumatori dalle frodi alimentari e garantire la leale concorrenza sul mercato.
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