
Mondello Italo Belga: la società chiarisce la gestione aziendale
Il presidente e amministratore delegato di Mondello Italo Belga, Antonio Gristina, ha inviato una lettera di chiarimenti al Prefetto di Palermo, Massimo Mariani, con copia al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, all’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giuseppa Savarino e al sindaco di Palermo Roberto Lagalla. L’obiettivo è fare chiarezza sulle accuse di ingerenze esterne e presunti condizionamenti nell’attività aziendale.
Autonomia del Consiglio di amministrazione
Nella lettera, Gristina sottolinea come la gestione dell’azienda sia sempre stata affidata al Consiglio di amministrazione, attualmente composto da cinque membri. Secondo l’amministratore delegato, questo organo agisce in totale autonomia, senza alcun condizionamento esterno, nei confronti sia di soggetti privati sia istituzionali, confermando la trasparenza e la regolarità delle decisioni aziendali.
Il tema più delicato, secondo la società, riguarda alcuni dipendenti legati da rapporti di parentela con un soggetto condannato per associazione mafiosa. Gristina precisa che, a fronte di un organico complessivo di oltre cento unità, solo quattro lavoratori rientrano in questa circostanza e che essi risultano incensurati e privi di provvedimenti giudiziari, secondo i certificati del casellario giudiziale.
Personale stagionale e continuità lavorativa
La società evidenzia come l’assunzione di personale stagionale proveniente dai quartieri limitrofi sia una prassi consolidata, che tiene conto dell’esperienza acquisita dai lavoratori negli anni. La presenza di parenti di soggetti esterni non può, secondo l’azienda, essere interpretata come un condizionamento o un coinvolgimento della società in attività illecite.
Particolare attenzione viene dedicata alla posizione di Bartolo Genova, ex dipendente licenziato nel 2010 per giustificato motivo oggettivo a seguito di un arresto. Gristina precisa che Genova non ha mai gestito attività aziendali, incluso il ristorante Charleston, affidato invece a terzi, e che le sue condotte illecite non hanno coinvolto la società né i suoi procedimenti investigativi hanno evidenziato connivenze.
L’amministratore delegato ribadisce come le accuse di gestione da parte di parenti di noti soggetti mafiosi siano prive di fondamento. Tali insinuazioni, secondo la società, generano solo perplessità nell’opinione pubblica, mettendo in discussione la linearità e la correttezza con cui Mondello Italo Belga ha sempre operato e continua a operare.
Richiesta di convocazione
Gristina chiede formalmente di essere convocato dal Prefetto di Palermo per fornire ulteriori chiarimenti sui temi sollevati, chiarire la posizione dei dipendenti coinvolti e valutare eventuali iniziative alternative nei confronti di coloro che risultano incensurati e senza richiami disciplinari, al fine di evitare valutazioni affrettate basate su legami familiari.
L’azienda sottolinea che il suo unico intento è garantire la trasparenza delle procedure e tutelare la reputazione societaria. La lettera evidenzia la necessità di distinguere le responsabilità individuali dei dipendenti dalle attività della società, ribadendo che la gestione aziendale è sempre stata e rimane sotto il controllo esclusivo del Consiglio di amministrazione.
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