Palermo, 20enne arrestato dalla squadra mobile per spaccio di crack
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Palermo, 20enne arrestato dalla squadra mobile per spaccio di crack

Nel corso di un servizio di prevenzione e controllo del territorio, disposto dal Questore della Provincia di Palermo, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 20 anni, R.C., sorpreso nella flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata condotta dai “Falchi” della Squadra Mobile, impegnati in attività mirate al contrasto del crimine diffuso e, in particolare, allo spaccio al dettaglio di droga.

Il controllo in via Sacco e Vanzetti

Il ragazzo è stato fermato mentre percorreva via Sacco e Vanzetti a bordo di un monopattino. Durante l’identificazione, ha ammesso spontaneamente di avere con sé sostanza stupefacente. Le modalità con cui trasportava la droga hanno sorpreso gli agenti, poiché le dosi erano occultate all’interno di due finte pietre ornamentali

All’interno dei piccoli vani ricavati nelle pietre, i poliziotti hanno rinvenuto 34 dosi di crack, tutte confezionate singolarmente e pronte per la vendita. La sostanza è stata sequestrata e sottoposta ad analisi, risultando di un peso complessivo pari a 7,5 grammi.

Le misure applicate al giovane

Dopo l’arresto, l’Autorità giudiziaria ha convalidato il provvedimento. A carico di R.C. è stata disposta l’applicazione dell’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Una misura restrittiva che conferma la gravità del reato contestato, pur in assenza di una detenzione carceraria immediata.

L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di controllo del territorio voluta dal Questore, con l’obiettivo di contenere il fenomeno dello spaccio “al minuto”, che rappresenta una delle principali fonti di degrado urbano e di diffusione di dipendenze. La presenza capillare della Squadra Mobile nei quartieri cittadini mira proprio a prevenire e colpire questi episodi di microcriminalità.

Un fenomeno diffuso e difficile da estirpare

Il crack, per la sua pericolosità e rapidità di diffusione, rappresenta una delle droghe più insidiose per i giovani. Spesso viene venduto in piccole quantità a prezzi contenuti, favorendo l’avvicinamento anche di adolescenti al consumo. Operazioni come questa assumono quindi un forte valore deterrente e di prevenzione sociale.

Il giovane R.C. dovrà ora affrontare un percorso giudiziario che chiarirà le sue responsabilità penali. L’applicazione delle misure restrittive indica la volontà delle autorità di monitorarne attentamente i comportamenti, evitando il rischio di recidiva.

Il caso dimostra ancora una volta come il microspaccio, seppur spesso condotto da giovani insospettabili, sia radicato in diversi contesti urbani. La risposta delle forze dell’ordine, attraverso operazioni mirate e controlli serrati, resta uno strumento fondamentale per arginare un fenomeno che incide direttamente sulla sicurezza dei cittadini e sulla vivibilità dei quartieri.

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