Ultim’ora Lavoro, approvata la legge anti-traffico: se restate in un ingorgo vi licenziano
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Ultim’ora Lavoro, approvata la legge anti-traffico: se restate in un ingorgo vi licenziano

Traffico – fonte_Canva – Sicilianews24.it

La legge anti traffico è stata approvata e rivoluzionerà il mondo del lavoro, se si resta in un ingorgo si rischia di essere licenziati in tronco. 

Una notizia che sta letteralmente facendo tremare milioni di lavoratori, sarebbe stato approvato un nuovo provvedimento che sembra voler rivoluzionare in maniera totale il concetto di puntualità sul lavoro.

Sembra che anche un piccolissimo ritardo dovuto al traffico potrebbe essere un motivo sufficiente per licenziare un tronco di dipendente, soprattutto se si tratta di taluni settori. Una notizia che come semplice pensare ha suscitato una serie di reazioni contrastanti, tra coloro che vedono in questa misura un incentivo alla disciplina e altri che invece la ritengono troppo severa

Perché è capitato a tutti almeno una volta, di fare tardi perché la fila di macchine davanti a sé proprio non scorreva e questo indipendentemente dal fatto che ci si sia partiti da casa anche in anticipo.

Cerchiamo all’ora di comprendere cosa sta succedendo veramente, per evitare di creare dell’allarmismo ingiustificato.

La regola che cambia tutto

Il cuore della novità riguarda quelli che in molti conoscono come “settori critici”, ossia tutte quelle attività lavorative in cui la puntualità è una questione di ordine aziendale, ma anche di sicurezza.in questi specifici ambiti l’assenza di un lavoratore anche per pochissimi minuti potrebbe esporre persone e i beni dei rischi veramente importanti. Proprio per questo motivo è stata pensata la misura di valutazione per i ritardi, che non sia direttamente collegata alla loro durata, ma va a considerare anche le conseguenze che ne possono ricavare.

Quindi, quello che occorre capire se l’assenza del lavoratore possa essere un pericolo, una regolamentazione che punta responsabilizzare i dipendenti e quindi a ridurre immagini di disattenzione, errori di comunicazione e sottovalutazione dell’orario di servizio che potrebbero creare delle problematiche.

Ritardo – fonte_Canva – sicilianews24.it

La realtà dietro la “legge anti-traffico”

Quella di cui si parla non è una legge vera e propria e nemmeno un provvedimento che colpisce in maniera indiscriminata tutti i lavoratori, a parlare questa volta un’ordinanza della Corte di Cassazione, che è stata ispirata da un vigilante bancario che si è presentato al lavoro con 40 minuti di ritardo per un errore personale, in quanto non hai a letto un messaggio che segnalava il cambio di turno. La sua assenza gli ha lasciato scoperta la postazione di sicurezza della banca esponendo la struttura dei rischi importanti.

Proprio in questo caso la Corte d’Appello, e poi la Cassazione con l’ordinanza n. 26770/2024, hanno stabilito che un ritardo di tale portata, in un contesto dove la tempestività è fondamentale, costituisce giusta causa di licenziamento. Il lavoratore in questione aveva già dei precedenti disciplinari; la Cassazione ha ribadito che in settori come vigilanza, sanità, trasporti o altri ambiti di sicurezza, la gravità non è nel ritardo in sé, ma nelle conseguenze potenziali che esso comporta.

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