ULTIM’ORA, tasse doppie per tutti: le pagate anche all’estero anche se vivete in Italia
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ULTIM’ORA, tasse doppie per tutti: le pagate anche all’estero anche se vivete in Italia

Una nuova tassa in arrivo – Foto Pixabay – Sicilianews.it

Una nuova tassa sta per colpire gli italiani, non sono esenti coloro che lavorano all’estero, entra in vigore con la dichiarazione dei redditi

Gli italiani sono vessati dalle tasse, necessarie per tutelare il sistema pubblico di prevenzione sanitaria e l’istruzione gratuita fino alla scuola secondaria di primo grado. Il Governo sta cercando di combattere l’evasione e premiare chi rispetta i pagamenti, con degli incentivi e dei rimborsi.

La situazione coinvolge anche le zone di confine, con la popolazione che dialoga con stranieri che hanno dei costi minori da sostenere in tal senso ma che devono, comunque, fare i conti con assicurazioni private, spesso più onerose.

E proprio i nuovi frontalieri dovranno modificare la propria dichiarazione dei redditi, con nuove regole che entrano in vigore. Per spiegare ai cittadini a cosa vanno incontro sono stati organizzate delle assemblee pubbliche e in quell’occasione sono state fornite tutte le indicazioni del caso.

Il consiglio è quello di presentarsi agli sportelli territoriali dei sindacati per ricevere le opportune informazioni ed evitare sanzioni per l’errata compilazione della propria dichiarazione.

Le cifre sono ritenute eccessive, non mancheranno proteste

Chi lavora, ad esempio, in Svizzera, è soggetto a trattenute per l’80% del reddito nel Paese elvetico e per il 20% in Italia.

L’accordo raggiunto prevede una franchigia di 10.000 euro e la possibilità di detrarre tutte le spese, con la fiscalità italiana che ha aliquote maggiori.

Un panorama di Como – Foto Pixabay – Sicilianews.it

Chi sono i destinatari di questa specifica tassa

Le detrazioni riguardano, quindi, spese familiari, sanitarie e di ristrutturazione e riguardano una specifica categoria di persone che valica ogni giorno il confine per lavorare nel vicino Canton Ticino, dove gli stipendi sono nettamente superiori rispetto a quelli offerti, in media, in provincia di Como.

Un numero sempre più cospicuo di persone decide di prendere la macchina e farsi anche lunghe code per poi ricevere in busta paga un guadagno che è anche il doppio di chi svolge l’analoga mansione in riva al lago. E così i frontalieri sono soggetti a questa modifica all’interno della loro dichiarazione dei redditi per bilanciare gli introiti che entrano nelle loro tasche e che dovranno contribuire ai servizi garantiti dal sistema pubblico italiano, pur con delle lacune che sono sotto gli occhi di tutti.

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