
Assegno di inclusione, “Se lo ricevete finite in tribunale”: già è successo in Italia
Il martello del giudice – Foto Pixabay – Sicilianews.it
I beneficiari dell’assegno di inclusioni sono stati costretti a presentarsi in tribunale, il primo caso in Italia, la sentenza definitiva
L’assegno di inclusione ha preso il posto dallo scorso anno del Reddito di Cittadinanza ed è una misura di sostegno per chi ha nel proprio nucleo familiare un minore, un disabile, chi si trova in una condizione di svantaggio ed è inserito nel piano di assistenza dei servizi socio-sanitari del territorio, mediante certificato emesso dalla pubblica amministrazione.
Tale misura di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale punta a favorire l’inserimento nel mercato del lavoro, visto che chi ne beneficia è inserito in un percorso di inclusione stipulato con la firma al Patto di servizio personalizzato.
L’INPS monitora, con controlli mirati, che non vi siano irregolarità rispetto alla domanda che è stata presa in considerazione e accettata, in particolar modo se subentrano nuovi redditi.
Infatti, i beneficiari dell’assegno devono dichiarare in modo tempestivo eventuali variazioni del reddito e della composizione del nucleo famigliare se non vogliono incorrere nella sua revoca.
Chi percepisce l’assegno di inclusione può finire in tribunale
Il 9 gennaio il tribunale di Chieti ha emesso un’ordinanza che stabilisce l’illegittimità della revoca dell’assegno, avvenuta senza fornire le dovute spiegazioni. Ma c’è un episodio alla base di questa decisione.
La protagonista della vicenda è una donna divorziata e madre di figli disabili che si è vista sospendere la ricarica mensile, senza che l’INPS le fornisse una motivazione.
Un avvocato nel proprio studio – Foto Pixabay – Sicilianews.it
Un errore ha rovinato il loro Natale
La vittima di questo presunto errore si è rivolta a un patronato e ha presentato ricorso, con l’ausilio di un avvocato che ha manifestato severi dubbi sul provvedimento che andava a ripercuotersi in modo netto sulla stabilità economica della propria assistita. Il tribunale della provincia abruzzese ha annullato, nel giro di due mesi, la revoca della prestazione.
Per la famiglia che è stata colpita da questa privazione è stato un periodo drammatico e che ha coinciso anche con le festività natalizie, passate in una situazione di indigenza assoluta, con i piccoli che a Babbo Natale hanno chiesto un piatto caldo e nessun sfizio particolare. L’assegno di inclusione riguarda sempre più nuclei familiari in Italia, con la crisi economica e l’aumento dei costi della vita che rendono sempre più complicato arrivare alla fine del mese.
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