Strage di Via D’Amelio, 33 anni fa l’eccidio in cui morirono Paolo Borsellino e la scorta
News

Strage di Via D’Amelio, 33 anni fa l’eccidio in cui morirono Paolo Borsellino e la scorta

Si preannuncia molto partecipata la 29° edizione della tradizionale Fiaccolata in memoria del giudice Paolo Borsellino, e degli agenti della scorta, di questa sera. Il concentramento è previsto per le ore 20:30 a Piazza Vittorio Veneto (Statua della Libertà).

La Fiaccolata attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale. Come ogni anno sarà un corteo silenzioso, senza comizi finali né passerelle, nel rispetto della sobrietà che contraddistinse in vita Paolo Borsellino.

L’iniziativa è promossa da “Comunità ‘92”, coordinamento che unisce diverse generazioni di giovani di destra ideatori della manifestazione 29 anni fa, e “Forum XIX Luglio” cartello apartitico che raggruppa trasversalmente enti locali e associazioni.

La Fiaccolata si conferma la più longeva manifestazione antimafia in Sicilia, capace negli anni di aggregare trasversalmente migliaia di siciliani (e tanti altri cittadini di altre regioni) nonostante sia stata ideata, nel 1996, dal movimento giovanile di Alleanza Nazionale.

Prevista un’ampia partecipazione da tutta la Sicilia grazie all’adesione di oltre trenta sigle tra associazioni, movimenti e Comuni siciliani (su fiaccolata.it l’elenco). Parteciperanno anche numerosi parlamentari, i presidenti della Commissione Antimafia Chiara Colosimo e della Commissione Giustizia Ciro Maschio, e diversi esponenti di governo: i ministri Andrea Abodi e Luca Ciriani, i sottosegretari di Stato Paola Frassinetti (Istruzione) e Andrea Del Mastro (Giustizia).

“La fiaccolata – dichiara Mauro La Mantia Portavoce di “Comunità ‘92” – non è una cerimonia. È un atto di militanza e un richiamo alla coerenza per una politica e una magistratura che, se davvero vogliono onorare Borsellino, devono dimostrare con i fatti che alla mafia, e alle sue zone grigie, non sarà mai concessa tregua.”

La manifestazione sarà aperta dallo striscione di Gioventù Nazionale con la scritta “Nessuna tregua alla mafia”. Un richiamo alla scarcerazione anticipata di Giovanni Brusca che non è solo una ferita aperta per le vittime e i familiari. È il segno di una legge sui collaboratori di giustizia che, pur concepita da Giovanni Falcone come arma potente contro la mafia, oggi mostra storture inaccettabili.

“Chi tradisce la mafia – continua La Mantia – non diventa automaticamente un santo. Chi ha spezzato vite non può tornare a goderne la libertà come se nulla fosse. È necessario un intervento legislativo per evitare che la giustizia si trasformi in uno spettacolo grottesco di premi a carnefici diventati pentiti.”

Schifani “Verità non più rinviabile, la Sicilia non dimentica”

“A trentatré anni dalla strage di via D’Amelio, la Sicilia rende omaggio a Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta – Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina – caduti per difendere lo Stato e la legalità. Il loro sacrificio ci impone di non fermarci. La verità su quella strage non può più essere rinviata. È un dovere morale e istituzionale che lo Stato deve assolvere fino in fondo. Come presidente della Regione rinnovo l’impegno a sostenere ogni passo verso la piena verità, per rispetto delle vittime e per dare giustizia a un’intera comunità che chiede chiarezza, memoria e coraggio”.

Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che stamattina alla Caserma Lungaro a Palermo, insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al capo della Polizia Vittorio Pisani, ha deposto una corona d’alloro in memoria dei caduti del 19 luglio 1992.

Lagalla alla Lungaro per l’omaggio alla strage di via D’Amelio

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha preso parte alla cerimonia che si è svolta alla caserma Lungaro, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.

“A 33 anni dalla strage di via D’Amelio – ha dichiarato – Palermo non dimentica e chiede verità. Non possiamo rassegnarci a una memoria parziale perché non può esserci giustizia senza una piena conoscenza dei fatti, alcuni ancora oggi coperti da ombre e silenzi. Lo dobbiamo al giudice Paolo Borsellino, alla sua integrità e al suo sacrificio, unito a quello degli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, caduti per mano mafiosa il 19 luglio 1992″.

L’articolo Strage di Via D’Amelio, 33 anni fa l’eccidio in cui morirono Paolo Borsellino e la scorta sembra essere il primo su Sicilianews24.it.