Questo è il borgo più particolare d’Italia, sembra l’Egitto ma è a pochi passi da Messina | Arrivano da ogni dove per visitarlo
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Questo è il borgo più particolare d’Italia, sembra l’Egitto ma è a pochi passi da Messina | Arrivano da ogni dove per visitarlo

Borgo a pochi passi da Messina – fonte_Facebook – sicilianews24.it

Si tratta di uno dei borghi più particolari dell’Italia intera, qualcuno crede di essere in Egitto, invece si è a soli due passi da Messina. 

Quando si pensa alla bellissima Sicilia, la maggior parte di noi pensa alle spiagge da sogno, acqua cristalline, le granite di limone e città piene di vita. Ma l’anima più profonda della regione non è solo questo, infatti essa si nasconde tra le pieghe dei borghi che sono nascosti non solo nell’entroterra, ma anche nella zona costiera.

In particolare ci sarebbe un borgo a pochissimi chilometri da Messina, che ha qualcosa di veramente unico. Innanzitutto qui si può ammirare la vera architettura medievale e il suo affaccio veramente spettacolare sulle collie e sul mare, che lascia a bocca aperta veramente chiunque, con la sua atmosfera sospesa nel tempo.

L’atmosfera che qui si vive è così surreale che non sembra nemmeno di essere in Italia e per questo in molti la paragonano all’Egitto.

Perchè gli studiosi si sono appassionati a tale luogo? Per la presenza di ben 17 mummie perfettamente visibili al pubblico. Scopriamolo insieme questo gioiello dell’Isola più grande dell’Italia intera.

Una cripta nascosta e una tradizione inquietante

Il cuore misterioso di questo borgo si trova all’interno di un convento edificato alla fine del Cinquecento, complesso religioso che è stato costruito accanto a una chiesa per offrire ai frati cappuccini un luogo di raccoglimento e preghiera. Proprio in questo luogo, nella penombra di una cripta, vi è il profumo d’incenso e storia, dove è possibile intravedere una fila ordinata di corpi mummificati, appartenenti a: nobili, prelati, notabili locali che tra il Seicento e l’Ottocento scelsero di essere conservati per l’eternità. Interessanti le tecniche che sono state utilizzate per la loro conservazione e che hanno attirato l’attenzione degli studiosi.

Una cripta che permette un vero e proprio salto fuori dal tempo, per un’esperienza che affascina e inquieta, ma che racconta con autenticità la complessa relazione tra fede, morte e memoria. Il convento non è l’unico cuore della cultura del luogo, ci sono anche: la biblioteca, il refettorio, l’orto e le camere, gestita oggi da un’associazione religiosa che ne cura la manutenzione.

Savoca – fonte_Facebook – sicilianews24.it

Sette paesaggi in uno, tra set cinematografici e scorci mozzafiato

Il borgo misterioso di cui si sta parlando si contraddistingue per la sua natura incontaminata, scorci da cartolina e cultura cinematografica. Questo è il motivo per cui viene definito come “il paese delle sette facce”; definizione data da Leonardo Sciascia, che nel 1962 ne raccontò la meraviglia descrivendo i sette scorci diversi che si possono ammirare semplicemente cambiando punto d’osservazione. Siamo a Savoca, dove le antiche case si arrampicano sulle colline ripide, separate da rocce e strapiombi.

Qui c’è anche il Bar Vitelli, celebre location di alcune scene del film Il Padrino di Francis Ford Coppola. Perché è Savoca il borgo dove si respira un fascino eterno, tra sacro e profano, cinema e leggende.

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