
Il Bayesian arrivato al porto di Termini Imerese
Il Bayesian, il veliero colato a picco a Porticello un anno fa, è entrato nel porto di Termini Imerese trasportato dalla Hebo Lift 10.
L’altra gru, la Hebo Litf 2, è rimasta nel luogo del naufragio perché si deve ancora recuperare l’albero dell’imbarcazione che è stato tagliato e lasciato in fondo al mare.
Sarà un intervento molto più semplice visto che all’albero verranno attaccati dei palloni che lo porteranno in superficie.
Un’operazione che avverrà lunedì secondo il cronoprogramma della società che sta coordinando il recupero.
Il relitto del Bayesian, il veliero di lusso lungo 56 metri affondato il 19 agosto scorso nelle acque di Porticello, è tornato a galla. Ma il mistero attorno al naufragio in cui morirono sette persone, tra cui il miliardario inglese Mike Lynch, resta intatto. Nessuna falla visibile. Portelloni chiusi. Uno scafo apparentemente integro. Come ha potuto colare a picco in pochi minuti?
Lo scafo: sporco ma solido
A guidare le operazioni di recupero a bordo della nave Diciotti è stato Michele Maltese, comandante della Direzione Marittima della Sicilia occidentale. «Lo scafo è sporco, ma sembra strutturalmente integro – ha dichiarato –. Non ci sono falle evidenti. Il lato sinistro, visionato per primo, non mostra anomalie. La sovrastruttura, invece, ha subito danni riconducibili al naufragio».
Lo scafo, sollevato dalle gru Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2, è stato mantenuto sospeso per consentire lo svuotamento delle decine di migliaia di litri d’acqua rimasti all’interno, operazione eseguita con idrovore posizionate a prua e poppa. «Serve ad alleggerire la struttura e preservarne l’integrità», ha aggiunto Maltese.
Il giallo dei portelloni
A rendere ancora più enigmatico l’affondamento, il fatto che il portellone di poppa e quello laterale del tender risultassero chiusi. Si era ipotizzato che da lì fosse entrata l’acqua, ma è possibile che i meccanismi si siano chiusi durante la discesa sul fondale. Nessuna certezza, solo ipotesi.
Una tragedia inspiegabile
Il Bayesian era considerato “inaffondabile”. Ma il 19 agosto, durante una violenta tempesta estiva, è scomparso sotto le onde in pochi minuti. Con Mike Lynch, a bordo c’erano la figlia Hannah, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, la moglie Judy, l’avvocato americano Chris Morvillo, la moglie Neda, e lo chef di bordo Recaldo Thomas. Tutti morti nel naufragio.
Le indagini della procura
La procura di Termini Imerese, che segue da vicino le operazioni, ha iscritto tre membri dell’equipaggio nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio plurimo e naufragio colposo: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith. Gli inquirenti sospettano una catena di errori umani.
I prossimi giorni saranno decisivi. A Termini Imerese avranno luogo gli accertamenti irripetibili – condotti con incidente probatorio – da parte dei consulenti tecnici della procura e delle difese.
L’albero e il sub morto
Intanto l’albero maestro del Bayesian, alto 72 metri e uno dei più grandi al mondo, è ancora sott’acqua, tagliato a 50 metri di profondità per facilitare il recupero. Sarà issato tra oggi e domani.
Una tragedia nella tragedia: durante le operazioni di recupero ha perso la vita anche un sub olandese, forse colpito da una parte del relitto staccatasi in seguito a un’esplosione. Un’altra inchiesta è stata aperta.
Il monitoraggio ambientale
L’intera operazione, coordinata dalla società londinese Tmc Marine, si è svolta sotto stretta sorveglianza ambientale. Una barriera anti-petrolio ha circondato il relitto per tutto il tempo, mentre personale specializzato ha monitorato ogni fase per prevenire fuoriuscite inquinanti. Il Bayesian, ora, è atteso a Termini Imerese per il prosieguo degli accertamenti.
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